Il 9 ottobre del 1958 si spegneva nella residenza di Castelgandolfo, dopo 19 anni di pontificato, Papa Pio XII (Eugenio Pacelli), uno dei pontefici più complessi del secolo XIX, la cui figura e il cui operato sono tuttora al centro del dibattito storiografico. Nel 50° anniversario della sua scomparsa la Chiesa di San Giorgio al Corso e lAssociazione Culturale Anassilaos dedicano al Pontefice un incontro che si terrà giovedì 09 ottobre 2008 alle ore 19:15 presso la stessa Chiesa di San Giorgio nel corso del quale sarà ripercorsa la vita e analizzato loperato del Papa nel suo significato più profondamente religioso.
Papa Pio XII (Eugenio Pacelli)
Eletto Papa il 2 marzo del 1939, dopo appena tre scrutini e un giorno di votazione, alla vigilia dello scoppio della seconda guerra mondiale, egli guidò la Chiesa in anni estremamente difficili per lEuropa e per il Mondo: lavvento del Nazismo in Germania, laffermarsi in Unione Sovietica, con Stalin, di un comunismo ateo e brutale, lo scoppio della Guerra Civile in Spagna, la II Guerra Mondiale, loccupazione nazista di Roma, il dopoguerra caratterizzato dalla Guerra Fredda e dallaffermarsi dei regimi comunisti nei paesi dellEuropa dellEst, raggiunti dallarmata rossa, nei quali fu realizzata una persecuzione sistematica delle Chiese e dei credenti (Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Jugoslavia). La sua vocazione alla diplomazia (fu Nunzio in Baviera e Germania, Sostituto alla Segreteria di Stato e infine dal 1930 Segretario di Stato di Pio XI), la cautela e la circospezione con cui si mosse negli anni del conflitto, i suoi discorsi durante il periodo bellico nei quali, per taluni, poco diceva e per altri vedi le note dellambasciatore di Germania presso la Santa Sede troppo diceva, non sono state spesso condivise. Ci si aspettava infatti dal Papa condanne esplicite ma egli era consapevole che la denuncia, per quanto gesto alto e facilmente comprensibile da tutti, non risolveva poi i problemi concreti della gente che soffriva in guerra e per la guerra ma anzi rischiava di arrecare danno, come del resto era avvenuto in Olanda, quando una condanna esplicita della Chiesa locale aveva inasprito le forze doccupazione naziste che, per tutta risposta, intensificarono la loro campagna antiebraica e anticattolica (Suor Edith Stein tra le vittime più conosciute). Hitler sapeva del resto di avere in Pacelli un avversario e non a caso durante loccupazione di Roma, inasprito dallattività della Chiesa che aveva aperto le porte del Vaticano, che godeva dellextraterritorialità, a fuoriusciti, oppositori ed ebrei, fece approntare un piano, di cui lo stesso Papa era a conoscenza, per arrestarlo e deportarlo in Germania. Papa romano Pio XII ebbe un profondo rapporto con la Città eterna e lItalia. Fu lunica autorità a restare nella capitale quando il Re e il Governo fuggirono a Brindisi dopo l8 settembre 1943 e nel dopoguerra fu vicino al Paese che si avviava alla democrazia, pur vedendo, e a ragione, nel comunismo portato dallarmata rossa, una nuova grave minaccia alla libertà dei popoli. Ciò lo indusse a schierare compattamente la chiesa nelle elezioni del 18 aprile del 1948 che segnarono il faticoso, e non ancora compiuto, avvio della democrazia italiana. Il ruolo politico del Papa, imposto dai tempi, non può ovviamente nascondere la sua attività più propriamente pastorale. Nel 1950 proclamò il Giubileo nel corso del quale proclamò il dogma dell'Assunzione do Maria, lunico e solo dogma proclamato nel XIX secolo. Qualche anno dopo proclamò Santa Maria Goretti. Istituì l'Angelus domenicale dalla finestra di Piazza San Pietro allo scopo di mantenere coi fedeli un dialogo diretto. Pensò anche in un certo momento che i problemi della Chiesa avessero bisogno di un nuovo Concilio, poi realizzato dal suo successore. Negli ultimi anni fu gravato da molti mali e pensò addirittura alle dimissioni. Si spense a CastelGandolfo alle 3,52 del 9 ottobre 1958 a seguito di un'ischemia circolatoria e di collasso polmonare. Aveva 82 anni.