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Visita delle Associazioni "Amici dei Musei Italiani" al Presidente Napolitano

 
Si è svolto il preannunciato incontro della Federazione Italiana delle Associazioni "Amici dei Musei" (FIDAM) col Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Delle 108 Associazioni, erano rappresentate, per esigenze organizzative, oltre quella Regionale di Reggio Calabria, quelle di Mantova, Palermo, Pisa, Prato, Roma, Taranto e Trieste; erano presenti anche il rappresentante della Segreteria Fidam e il responsabile delle attività culturali. Il Presidente della Fidam, Mauro Del Corso, dopo il saluto, ha presentato gli intervenuti, riservando il primo posto all’Associazione reggina, della quale ha ricordato l’iniziativa del 1998, dalla quale sono nate la Fidam, prima, e la Federazione Mondiale poi,  e riconoscendo pubblicamente il merito al Prof. Panuccio di rappresentare la memoria storica di quella iniziativa, alla quale egli partecipò attivamente anche come Vice Presidente degli ‘Amici dei Musei del Mondo’ per alcuni anni, e formulando l’augurio che possa dare ancora per molti anni i frutti della sua iniziativa.
Si è, quindi, svolta la relazione del Presidente Del Corso, che ha tracciato le linee dell’attività della Fidam, ricordando le manifestazioni di maggiore interesse e rilevanza, ed evidenziando, dietro apposita richiesta del Presidente Napolitano, la natura e la variegata tipologia delle Associazioni museali italiane, dalle più grandi alle più piccole,  e le difficoltà che spesso il volontariato museale incontra, per l’incomprensione e la non collaborazione delle Istituzioni. Si è quindi spontaneamente aperto un colloquio informale a più voci, cui pressoché tutti gli intervenuti hanno partecipato (da evidenziare i ringraziamenti di Mantova all’Associazione reggina per i pezzi inviati alla Mostra in quella Città, e l’apprezzamento incondizionato per la mostra ‘Aegyptiaca’ inaugurata a Reggio, quasi in ricambio con le opere inviate dal Museo di Mantova), in un’atmosfera di grande amicizia e serenità. Nella circostanza, il Capo dello Stato ha, con estrema naturalezza, mostrato non solo la sua conoscenza dei musei rappresentati, ma anche assicurato il suo impulso per la promozione e  tutela dei beni culturali, nell’accezione più lata di beni ambientali, paesaggistici, ed altro, nella consapevolezza delle incidenze economiche e turistiche per la nostra Patria. Si è qui innestata una domanda al Presidente Panuccio, che ha, per così dire, personalizzato il di lui intervento: è stato chiesto come mai un museo così importante, ricco di testimonianze uniche di civiltà (si è parlato ovviamente dei Bronzi, del Kouros, della Testa del Filosofo, etc.) “stenta a partire” in termini di frequenza di visitatori. Panuccio ha chiarito che già questo criterio non è certo l’unico ai fini della valutazione dell’importanza di qualsiasi museo in  generale (nella specie aggravato dagli avvicendamenti dei Sopraintendenti), aggiungendo che, comunque, si è registrato in questi ultimi anni un notevole, progressivo e significativo incremento (che certo sarà incentivato dalla cura e dell’attività della nuova Soprintendente, dottoressa Caterina Greco). Panuccio si è poi soffermato sulle particolarità della comunità reggina, caratterizzata, nel singolo visitatore, da un peculiare monologo con l’opera d’arte, pervaso da forti emozioni individuali (ad esempio, alla richiesta su quali dei due Bronzi si desidererebbe avere a casa propria, le preferenze, per queste spinte emozionali, sono andate per il vecchio guerriero, apparendo l’altro quasi un demone, anche per i suoi occhi vitrei maiolicati, rimasti integri). Ma, a parte questi aspetti, che possono attestare lo spirito con cui il discorso si è protratto per oltre un’ora, senza che il Presidente Napolitano mostrasse né fretta, né impazienza, ma grande, vivissima partecipazione e curiosità crescente, si è parlato, per Reggio, di altri aspetti oggettivi, fra cui della incomprensione, specie della istituzione regionale che non ha , pur nella campagna di spese per i beni culturali nella Regione, rispettato la parità di trattamento tra la provincia reggina e quelle cosentina e catanzarese. Al qual proposito, si è ricordato l’esempio degli scavi di Piazza Italia che, pur avendo tanta importanza per la Storia e non della Città soltanto, per difficoltà finanziarie: un centinaio di milioni di euro, da svariati anni  giacciono abbandonati, quasi uno squarcio a cielo aperto in una piazza che già nella denominazione: “Italia” testimonia le memorie e i ricordi della Storia Reggina, e nella quale si affacciano tutti i palazzi più significativi delle Istituzioni: Prefettura, Provincia e Comune. E si è, infine, parlato della Comunicazione, elemento essenziale per un adeguato sviluppo delle conoscenze e delle curiosità che possono invogliare ad una visita al Museo, che non può esser visto come un deposito di materiale inerte, ma come centro vivente della cultura di una Comunità in un certo momento storico, con le inevitabili interferenze e incidenze che la vita della Comunità stessa produce sulle realtà museali. Certo in questa linea  si sta muovendo, oltre alla nuova Soprintendente, il Comune, per la vivacità e l’immaginazione dell’attuale Sindaco, ma ancora c’è molto da fare, anche nella prospettiva di ristrutturazione del Museo, della quale l’Associazione, al momento, non ha adeguata informazione.
Secondo una tradizione, che è ormai una prassi, le varie Associazioni, nel licenziarsi, hanno ciascuna lasciato al Presidente una dettagliata testimonianza delle proprie attività; per lo più pubblicazioni, riviste, etc. L’Associazione reggina, oltre alla guida del Museo, realizzata dalla dottoressa Lattanzi, ha offerto la riproduzione di un pinax (quello di Dioniso che presenta i prodotti della terra a Persefone – simbologia del dono delle cose proprie). Su questa terracotta si è soffermata l’attenzione del Presidente, che l’ha qualificata molto interessante e gradita. Il che ha dato l’occasione al prof. Panuccio, nell’accomiatarsi, di ricordare che nel nostro Museo vi sono centinaia di pinakes, e di rivolgere al Capo dello Stato la domanda: “Presidente, perché non viene a visitare il nostro Museo Nazionale della Magna Grecia? l’Associazione, e non essa soltanto, ne sarebbe particolarmente lieta e onorata”.

(pubbl. 14.07.08)

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Il Presidente degli 'Amici del Museo' di Reggio Calabria con la FIDAM dal Presidente Napolitano

Venerdì prossimo, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, riceverà al Quirinale il Direttivo Nazionale della FIDAM (Federazione Italiana delle Associazioni degli ‘Amici dei Musei’).
L’incontro del Presidente della Repubblica con i massimi dirigenti della FIDAM, è diventato, ormai, un ricorrente motivo di contatto fra la massima istituzione repubblicana e la nostra Federazione che, nata nell’ormai lontano 1969 proprio a Reggio Calabria su iniziativa dell’omologa Associazione reggina e del suo Presidente, avv. Vincenzo Panuccio, ha realizzato in tutti questi anni un’ascesa di consensi, per la costante, indefessa battaglia portata avanti, a difesa e tutela delle grandi e piccole realtà museali italiane.
Come già accaduto in passato, il Presidente della FIDAM, Mauro Del Corso, ha chiesto al prof. Panuccio di essere anch’egli presente, con la rappresentanza nazionale della Federazione, a testimonianza del profondo rapporto di stima e di collaborazione sempre esistito fra la nostra Associazione e il resto della Federazione.
Gesto che i soci dell’Associazione “Amici del Museo Nazionale di Reggio Calabria”, hanno ancora una volta particolarmente apprezzato, perché giustamente interpretato  come riconoscimento del ruolo fattivo che l’Associazione ed il suo Presidente da sempre svolgono, per promuovere a livello nazionale ed internazionale il patrimonio museale calabrese e quello reggino in particolare.

(pubbl. 09.07.08)

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