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Associazione "Amici del Museo" - Conclusione di grande rilevanza per le opere del Museo

Comunicato stampa dell'Associazione "Amici del Museo".

 

Il protocollo d’intenti siglato martedì scorso dai Sindaci di Mantova e Reggio Calabria, per un qualificato programma di scambi culturali fra le due città, ha chiuso in termini particolarmente positivi la querelle sorta dopo l’improvvisa decisione del Ministro dei Beni Culturali di mandare d’imperio tre pregiatissimi ‘pezzi’ del patrimonio archeologico del Museo Nazionale della Magna Grecia reggino a Mantova, per esser inseriti nella mostra “La Forza del Bello”, organizzata in quella città.
Ha avuto, così, pieno successo la doppia linea che, fin dal primo momento in cui si ebbe notizia del fatto – notizia venuta fuori in maniera del tutto occasionale! –, fu assunta dall’Amministrazione Comunale e da questa Associazione ‘Amici del Museo’ – la quale, d’altro canto, l’aveva portata avanti già l’anno scorso, quando il kouros, proprio nel periodo estivo, fu inviato a Catanzaro –: linea di dignità civica, linea di totale disponibilità al dialogo culturale.
La partecipazione corale della cittadinanza ha dato pieno sostegno a questa linea. Ed oggi possiamo trarre dalla vicenda una conclusione di grande rilevanza: il Museo di Reggio non può e non deve essere considerato dai commis ministeriali un ‘deposito’ di merce pregiata, al quale attingere come e quando si vuole.
Il Museo reggino è certamente uno dei punti di forza dell’archeologia italiana, ma è anche uno dei punti di maggior richiamo sul quale la nostra Città punta, per sostenere la propria crescita culturale ed economica.
Comunque, tutto è bene quel che finisce bene. Il kouros e le due ‘teste’ saranno ospitati nella mostra di Mantova nella maniera più idonea, e torneranno a Reggio subito dopo la sua chiusura, ai primi di luglio.
Nel frattempo, qui da noi, saranno graditissimi ospiti ben sessanta fra i pezzi più notevoli della famosa collezione di antichità egizie, che fu messa assieme ai primi dell’Ottocento dal diplomatico mantovano Giuseppe Acerbi. Una novità assoluta per la città, giacché testimonianze provenienti dalla favolosa terra dei Faraoni non se n’erano mai viste da queste parti, e il loro fascino plurimillenario attirerà certamente turisti e visitatori.
Questa è una iniziale forma seria di ‘scambio’ culturale, fra due città, che, tra l’altro, hanno in comune anche precisi riferimenti cultuali. Anche a Mantova, infatti, San Giorgio è tenuto in particolarissimo conto, fino a decorare con il Suo stendardo bianco e rosso crociato lo stemma municipale…
Altro aspetto importantissimo della vicenda è che due Sindaci hanno trovato il modo per colloquiare positivamente, nell’interesse delle rispettive Comunità, scavalcando un Ministro, il quale sembra – ma come è possibile? – non sapesse niente di quello che succedeva nelle stanze del suo Ministero; ed evidentemente neanche della lettera del Sindaco e del reiterato ‘assedio’ del Museo!
Quanto al futuro della nostra Istituzione museale, restano ancora in sospeso due importanti problemi: il rientro della testa marmorea magnogreca conosciuta come ‘l’Apollo di Cirò’, la cui permanenza nell’Art Museum di Princeton – dicono per otto anni! – non è assolutamente accettabile, e la ventilata e misteriosa ristrutturazione dell’edificio piacentiniano.
Su entrambi gli argomenti, l’Associazione ‘Amici del Museo’ intende mantenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica. Così come la mantiene verso il problema della fruizione degli scavi di Piazza Vittorio Emanuele II, sul quale, a breve, però, si dovrebbero, avere importanti novità.
In quello spirito di servizio verso la Comunità reggina e calabrese, cui l’Associazione si è sempre ispirata.

Il Presidente
prof. avv. Vincenzo Panuccio

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