Il 150° anniversario della emissione dei primi francobolli del Regno di Napoli (1 gennaio 1858), la cui breve vita si intreccia con le vicende storiche legate alla spedizione garibaldina, sarà ricordato dall'Associazione Culturale Anassilaos con un incontro che si terrà giovedì 10 gennaio alle ore 18,00 presso lo Spazio Cultura Anassilaos con l'intervento dell'Ing. Bruno Ferrucci, esperto e storico di filatelia. L'emissione napoletana del 1858 - nel 1859 appariranno i valori per la Sicilia-, appena venti mesi di vita ( il 1860 è l'anno della impresa di Garibaldi e proprio il 6 novembre di quell'anno veniva emesso il primo
francobollo della dittatura, il ½ tornese azzurro intenso), si compone di sette valori ( Mezzo Grana, 1 grana, 2 grana, 5 grana, 10 grana, 20 grana, 50 grana) di formato diverso mentre unico è il soggetto, lo stemma del Regno delle Due Sicilie. Nel centro di ogni francobollo è infatti stampato tale stemma, tripartito; a sinistra un cavallo rampante volto a destra (emblema di Napoli), a destra la Trinacria a tre gambe (emblema della Sicilia) ed in basso tre gigli (emblema dei Borboni). Il fondo dello stemma è finemente rigato verticalmente; attorno vi sono cornici differenti per i vari valori: rotonda per il Mezzo Grana, quadrata per l'1 Grana, ottagonale per il 2 Grana, rettangolare per il 5 Grana, esagonale per il 10 Grana, romboidale per il 20 Grana ed ovale per il 50 Grana. Attorno vi è una doppia cornice della stessa forma di quella racchiudente lo stemma, con la dicitura (da sinistra) "BOLLO DELLA" - "POSTA" - "NAPOLETANA" e, sotto, l'indicazione del valore: "G". Il 6 novembre del 1860 tali valori furono sostituiti dal ½ tornese azzurro sempre con lo stemma del Regno delle due Sicilie, ovviamente senza i gigli borbonici, e un mese dopo, il 6 dicembre, con un ½ Tornese azzurro con la croce dei Savoia. Il 14 febbraio del 1861 apparvero infine i valori con l'effigie di Vittorio Emanuele II ancora in grani dopo l'emissione, non emessa, con i valori in centesimi del regno di Piemonte. L'avventura dei francobolli del Regno di Napoli si concludeva in un breve volger di mesi e ancora più breve fu l'avventura dei francobolli di Sicilia, i più belli d'italia, emessi nel 1859. La mancata emissione, nell'anno in corso, di un valore bollato celebrativo dell'evento, mentre nel 2001 le stesse Poste non avevano mancato di celebrare i 150 anni delle prime emissioni di Piemonte, Toscana e Lombardo Veneto e nel 2002 i 150 anni delle emissioni di Parma, Modena e Stato Pontificio,è stato oggetto nei giorno scorsi di un intervento dell'Associazione Anassilaos rivolta sia al Ministro delle Poste che alla Consulta Filatelica . Non si riesce infatti bene a capire per quale ragione ancora una volta il Mezzogiorno d'Italia, con la sua storia, la sua arte, la sua cultura e anche la sua filatelia debba essere ignorato .