Reggio :Immagini dalla Storia 1939/1943 è il tema di due incontri, il primo dei quali, dedicato alla visita che il 31 marzo del 1939 Mussolini fece a Reggio, si terrà, nellambito delle manifestazioni promosse dallAssociazione Anassilaos per Reggio Estate 2007, giovedì 9 agosto ore 21,00 presso il Chiostro di San Giorgio al Corso con la partecipazione del Prof. Agazio Trombetta che alla storia del fascismo nella città ha dedicato una serie di importanti studi poi confluiti nel volume, edito da Laruffa, Quegli anni da non dimenticare/Reggio Calabria (1920/1946)/Cronache Memorie Immagini. A pochi mesi dallo scoppio della II Guerra Mondiale (1 settembre) e a un anno e più dallintervento dellItalia nel conflitto (10 giugno 1940) la prima visita di Mussolini e soprattutto il discorso che egli tenne dal podio di (oggi) Piazza del Popolo, di fronte ad una folla entusiasta e straripante, nel quale contrappose i popoli fecondi, assimilati ai popoli forti, agli altri ridotti a un mucchio miserabile di vecchiardi destinati a piegarsi sotto la sferza di un giovane padrone, rivestono particolare importanza quale annuncio di una inevitabile partecipazione del paese a una guerra che ormai si riteneva inevitabile. Il capo del Fascismo giunse a Reggio, percorrendo la ferrovia ionica, alle 11,00 del 31 marzo proveniente da Catanzaro. Scese alla stazione centrale e percorse tutto il corso Garibaldi a bordo dellalfa romeo fatta venire da Roma. Visitò la Casa del Fascio (oggi sede del TAR) fatta edificare a partire dal 1935 su progetto dellIng. De Mojà con bassorilievi dello scultore Petrone e subito dopo dal podio un forte e vigoroso discorso militarista. Nel novembre del 1941, in pieno conflitto, Mussolini tornò a Reggio in forma quasi privata per paura di bombardamenti, e allaeroporto volle decorare alcuni piloti che si erano distinti in azioni di guerra a bordo dei Macchi C2002. Il secondo incontro, dedicato allo sbarco degli alleati del 3 settembre 1943, si terrà invece martedì 4 settembre con la partecipazione del Dott. Giuseppe Marcianò.