Proseguono presso il Chiostro di San Giorgio al Corso gli Incontri con la Poesia Italiana, promossi dallAssociazione Culturale Anassilaos, con lintervento critico della Prof.ssa Francesca Neri. Martedì 7 agosto si renderà omaggio a Giuseppe Ungaretti nel 60° della pubblicazione della sua terza raccolta Il dolore che raccoglie 16 composizioni divise in sei sezioni composte dal 1937 al 1945: Tutto ho perduto (1937) contiene due poesie dedicate al fratello morto; Giorno per giorno (1940-1946) contiene 17 frammenti dedicati al figlio perduto; Il tempo è muto (1940-1945) contiene tre poesie dedicate al figlio; Incontro a un pino (1943) contiene una sola composizione sulla guerra; Roma occupata (1943-1944) contiene 5 liriche sulla deportazione, la più celebre delle quali è Mio fiume anche tu; I ricordi (1942-1946) contiene tre poesie tra cui Non gridate più. Gli anni bui della guerra hanno sconvolto anche la vita privata del poeta colpito sul piano degli affetti privati dalla morte del fratello e del figlio. I lutti del conflitto, lo sfascio e la distruzione dello Stato Fascista in cui aveva creduto, lui italiano nato ad Alessandria dEgitto, e di cui era stato in qualche modo quasi il poeta ufficiale,la tragica realtà della vita di tutti i giorni, lorrore della deportazione degli ebrei, tutto contribuisce a segnare lanimo del poeta che diviene cupo e greve. Così nellopera pubblicata nel 1947, dopo gli anni del dopoguerra in cui si tentò anche di epurare Ungaretti per i suoi trascorsi fascisti, confluiscono i dolori e lo strazio del genitore che perde il proprio figlio insieme alla tragedia di tutto il popolo italiano.