dal 21 al 25 maggio 2007 - Performance artistica conclusiva presso l'Ente Scuola Edile - Via Vecchia San Sperato 2A - Reggio Calabria - Ore 09:30
Coordinamento organizzativo: Edearte
Dieci giovani artisti, provenienti dallAccademia di Belle Arti di Reggio Calabria, hanno colto linvito formulato dallEnte Scuola Edile della città reggina per affrontare a loro volta, tramite la creatività, lautentico disastro culturale legato alla sicurezza nei cantieri pure nata da civilissimi intenti sociali.
Ma ledilizia massificata paga i suoi prezzi.
La cultura della sicurezza cè, ma mai abbastanza.
È una vicenda seria, non un anestetico per la sopravvivenza. Il taglio artistico dellavvenimento
con il cantiere nella mente
suggerito dai dieci partecipanti punta a privilegiare il dolore non come oggetto autonomo, intimo, isolato in sé, ma come soggetto (e conseguenza) di questo autentico dramma dominante che annoda i suoi fili nel lavoro dei cantieri. Latteggiamento nel fare arte e architettura non dimette lidea di progettare e concentrare la propria azione plastica e urbanistica dal facilitare luscita delluomo dalla scatola costruita. Per tale motivo, durante la manifestazione di questi giorni, la parte artistica si srotola nella stradina estesa al cortile della Scuola Edile.
Sorgeranno allaperto stimolanti forme tridimensionali e immagini di forti contenuti suggestivi non solo belli e decorativi ma disponibili alla vita, allesaltazione delle emozioni tese in qualche modo a ricomporre le lacerazioni emotive che la sicurezza dei cantieri, così comè ancora strutturata, non può che provocare. Ogni supporto tecnico è stato predisposto per permettere limpronta, il segnale di ciascuno:
lartista si fa testimone, traduttore dellultimo gesto: LA CADUTA
.
Con lopera Bozzolo, Barbera Angela esalta la nascita, reagisce a una virtuale caduta dellinnocenza dal tetto di una casa fantasma suggerendo il volo sacro della bambina farfalla. Caridi Francesco traduce violentemente il dramma collocando nel viale una scultura distesa, raffigurante loperaio ignoto, guardata freddamente da una lucertola seduta sulla poltrona del potere, mentre Carnì Walter, seminando ampie ragnatele nel vuoto con il nastro dei cantieri, decifra ed interpreta la complessità esasperata del fare edile. Fontana Davide congela il tempo del disastro flagellando unombre umane velocemente dipinta prima dellatto fatale mentre un taglio in verticale svuota ogni speranza. La performance Stato Fantasma di Idone Elena offre un fazzoletto nero dipinto nel pieno gesto di una disperata purificazione impegnata nel cancellare la cruda realtà.
Nicolò Gabriele prima spara sullopera che non doveva esistere poi uccide la morte rifugiata nella sagoma di catrame e cemento. Strati Enrico impegna la sua sensibilità artistica e sociale nel lavoro Estinto
626? dove decodifica tramite forme tridimensionali di una gru spezzata, lambiguità sullapplicazione delle legislature. Varaldo Gabriele, con lopera 2 novembreimpone due spaventapasseri tragicamente sventrati dallaneddotico materiale edile come per denunciare la sicurezza profanata.Viola Fortunato impagina la tradizione con un dipinto classico come per dare armonie al cantiere sospeso nellantico silenzio poetico, e Vivace Domenica in Caduta Libera evoca un ballo colorato di lavoratori; un casco dipinto come vaso per fiori caratterizza il centro simbolico del luogo.
G. Mayaud - Docente di Decorazione
Accademia di Belle Arti - Reggio Calabria