La figura di Madre Teresa di Calcutta (1910/1997), nel 10° anniversario della scomparsa (1997/2007) sarà al centro, nell'ambito degli Incontri dedicati a FATTI E PROTAGONISTI DEL XX SECOLO, di una manifestazione promossa dall'Associazione Culturale Anassilaos, con la partecipazione del Rev. Don Antonio Santoro e di Francesco Nucara, che ne ha curato la documentazione visiva, che si terrà martedì 21 agosto alle ore 21:00 presso il Chiostro di San Giorgio al Corso. Madre Teresa, al secolo Agnes Boiaxhiu, nasce nel 1910 in Macedonia da famiglia albanese, di religione cattolica. Nel 1928 prese i voti entrando nelle Suore di Nostra Signora di Loreto. Prima sua sede fu l'Irlanda. Nel 1931, divenuta suora, partì per l'India e divenne insegnante presso il collegio cattolico di St. Mary's High School di Entally, sobborgo di Calcutta. L'impatto con la povertà della grande metropoli indiana ebbe gravi ripercussioni sul suo animo. La giovane suora attraversò allora un momento di profonda riflessione ed ebbe, come ella stessa affermò, "una chiamata nella chiamata". Decise da allora di dedicare la propria vita ai poveri. Nel 1950 fondò la congregazione delle Missionarie della carità, con il compito di prendersi cura dei "più poveri dei poveri" e "di tutte quelle persone che si sentono non volute, non amate, non curate dalla società, tutte quelle persone che sono diventate un peso per la società e che sono rifuggite da tutti". In un piccolo fabbricato messo a disposizione dall'arcidiocesi di Calcutta creò il suo primo ospizio. All'inizio i rapporti con la comunità indù, che in India rappresentava la grande maggioranza della popolazione, non furono facili. Madre Teresa seppe comunque col tempo appianare i contrasti e superare le diffidenze. Creò altri ospizi, una casa per lebbrosi e infine un orfanotrofio. La fama di Madre Teresa cresce negli anni Sessanta/Ottanta e l'Ordine da lei fondato si diffonde nel mondo. La consacrazione e il riconoscimento pubblico alla sua attività venne con la concessione del Premio Nobel per la Pace. Negli anni Ottanta nacque e si consolidò inoltre il rapporto di reciproca stima con Giovanni Paolo II. Le sue condizioni di salute cominciano intanto a deteriorarsi. La vita intensa spesa per i poveri e, negli ultimi anni, una intensa attività in tutto il mondo, ne minano la forte tempra provocando gravi problemi cardiaci che la indussero a lasciare, nel marzo del 1997, la guida della Congregazione. In quello stesso mese ebbe con il Papa, che tanto l'aveva sostenuta, il suo ultimo incontro. Rientrata a Calcutta morì il 5 settembre, all'età di ottantasette anni.
