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Associazione Culturale Anassilaos - Come eravamo. Immagini e documenti di un'Italia che non c'è più

"Come eravamo/Immagini e documenti di un'Italia che non c'è più" è il tema dell'incontro promosso dall'Associazione Culturale Anassilaos, nell'ambito di Reggio estate 2007, che riterrà giovedì 2 agosto ore 21:00 presso il Chiostro di San Giorgio al Corso.

 
Come eravamo/Immagini e documenti di un'Italia che non c'è più - Carosello

"Come eravamo. Immagini e documenti di un'Italia che non c'è più" è il tema dell'incontro promosso dall'Associazione Culturale Anassilaos, nell'ambito di Reggio estate 2007, che riterrà giovedì 2 agosto ore 21:00 presso il Chiostro di San Giorgio al Corso . Al centro della conversazione di Biagio D'Agostino il 50° anniversario di Carosello. Correva infatti l'anno 1957 allorquando la RAI - la televisione era nata appena da quattro anni (1954) - decise di trasmettere messaggi pubblicitari. Si sentiva nell'aria un clima nuovo e di lì a poco sarebbe scoppiato quel boom economico che avrebbe accresciuto notevolmente i bisogni - e quindi i consumi - degli italiani. Per questa innovazione la Rai creò un contenitore all'interno del quale i messaggi pubblicitari, molto brevi (mediamente 135 secondi), erano inseriti in un contesto di tipo teatrale: introdotti dall'apertura del sipario con accompagnamento di trombe e mandolini, e alternati a brevi spettacoli di varietà.
Nacque così Carosello che accompagnò la vita degli italiani fino al 31 dicembre del 1976, anno di definitiva chiusura, che per venti anni fu fra le trasmissioni televisive più amate, costituendo ben presto un appuntamento serale stabile per la famiglia italiana che si riuniva intorno al televisore, magari comprato con le prime cambiali. Carosello èstato un poderoso strumento di unificazione linguistica e culturale- taluno potrebbe considerarlo un fenomeno di omologazione - che portò anche una serie di innovazioni nel linguaggio televisivo in generale.
La sua caratteristica più significativa era la brevità e il ritmo; gli spot dovevano essere diretti e semplici e tali da mantenersi vicini alla cultura popolare. Per la prima volta, inoltre, nel nostro paese, appariva una forma di animazione. Carosello ha infatti dato impulso alla scuola di animazione italiana dal momento che molti degli spot, quelli più noti ed entrati ben presto nell'immaginario degli italiani furono realizzati da studi grafici italiani.

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