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Estate sicura, vincere il caldo - Consigli per le persone a rischio

 

Persone sole e anziane
Se si è soli, non esitare a chiedere aiuto a conoscenti e vicini di casa. Tenere sempre una lista di numeri di telefono di persone da contattare in caso di necessità ed evidenziare i numeri utili da chiamare nelle emergenze (ambulatorio medico, guardia medica, 118).

Bambini
Vestire i bambini in modo molto leggero, lasciando ampie superfici cutanee scoperte.
All’aria aperta evitare l’esposizione al sole diretto e applicare sempre prodotti solari ad alta protezione sulle parti scoperte del corpo.
Limitare l’attività fisica durante le ore più calde.
Nelle ore più calde (dalle 11 alle 18) evitare le aree verdi e i parchi pubblici delle città dove si registrano alti valori di ozono.
Vigilare sui bambini piccoli e fare in modo che assumano sufficienti quantità di liquidi.
Persone che assumono regolarmente farmaci

Non tutti i farmaci possono avere effetti facilmente correlabili al caldo, per cui occorre segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che sopraggiunga durante una terapia farmacologica.
I medicinali che possono potenziare gli effetti negativi del caldo sono soprattutto quelli assunti per malattie importanti; in questo caso si consiglia di consultare il proprio medico di famiglia per adeguare eventualmente la terapia.
Non devono essere sospese autonomamente terapie in corso: una sospensione, anche temporanea, della terapia senza il controllo del medico può aggravare severamente uno stato patologico.

Pazienti ipertesi e cardiopatici
I pazienti ipertesi e cardiopatici, soprattutto se anziani, sono particolarmente sensibili agli effetti negativi del caldo e, in particolare, possono manifestare episodi di abbassamento della pressione arteriosa nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta.
È consigliabile, pertanto, evitare il brusco passaggio da una posizione all’altra, perché potrebbe causare anche perdita di coscienza. Se bisogna alzarsi dal letto, soprattutto nelle ore notturne, è necessario non farlo mai bruscamente, ma fermarsi in posizioni intermedie (ad esempio seduti al bordo del letto per alcuni minuti) prima di alzarsi in piedi.
Il caldo può potenziare l’effetto di molti farmaci per la cura dell’ipertensione e di molte malattie cardiovascolari. Durante la stagione estiva è opportuno effettuare più frequentemente il controllo della pressione arteriosa e richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia (per dosaggio e tipologia di farmaci).

Pazienti affetti da diabete
Le persone affette da diabete, anche se in terapia farmacologica, in caso di temperature elevate sono a rischio di disidratazione.
Si raccomanda, dunque, specialmente ai pazienti diabetici anziani (presentano più fattori di rischio) di aumentare la frequenza dei controlli glicemici, e assicurare un’adeguata idratazione, evitando bevande zuccherate e succhi di frutta.
Inoltre, chi soffre di diabete, a causa di una minore sensibilità al dolore, deve esporsi al sole con cautela, per evitare ustioni serie.
I soggetti diabetici con neuropatia periferica sono particolarmente sensibili agli effetti del caldo, perché la sudorazione è inefficiente per via dell’interruzione del segnale diretto alle ghiandole sudoripare.

Pazienti con insufficienza renale e dializzati
I pazienti con grave insufficienza renale o dializzati sono maggiormente a rischio nel periodo caldo, poiché possono andare incontro più facilmente a sbalzi di pressione. Pertanto, devono prestare particolare attenzione al loro peso e controllare la pressione arteriosa. In caso di marcata riduzione del peso o abbassamento della pressione arteriosa è bene consultare il medico curante.

Persone affette da disturbi psichici
Le persone che soffrono di disturbi psichici possono essere più vulnerabili agli effetti delle ondate di calore, perché a causa del loro minore grado di consapevolezza del rischio possono assume re comportamenti inadeguati. Inoltre, è bene ricordare che questo gruppo di persone fa abituale uso di farmaci e ciò può aggravare gli effetti indotti dall’eccesso di calore. I familiari o chi si prende cura di questi pazienti, devono controllarne le condizioni di salute, accertando che l’idratazione e l’alimentazione siano adeguate, verificare l’assunzione dei farmaci ed eventualmente ricontattare il medico curante per rimodulare la terapia.

Persone non autosufficienti
Le persone non autosufficienti sono particolarmente esposte ai rischi delle ondate di calore, poiché dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui si trovano e per l’assunzione di liquidi. I familiari, o chi si prende cura di questi pazienti, devono garantire un’adeguata idratazione e integrare la dieta con alimenti ricchi di acqua, come verdura e frutta fresca, scegliere abiti che favoriscano la traspirazione e, se possibile, rinfrescare l’ambiente di vita durante le ore più calde (dalle 11 fino alle 18) con un condizionatore.

Persone che svolgono un lavoro intenso o che vivono all’aria aperta
Le persone che svolgono un’intensa attività fisica all’aperto (compresi atleti professionisti o dilettanti) sono maggiormente a rischio di sviluppare uno dei disturbi associati al caldo e sono più esposti anche agli effetti di alte concentrazioni di ozono. Queste persone dovrebbero iniziare l’attività fisica in maniera graduale, per dare modo all’organismo di adattarsi alle condizioni ambientali. Inoltre, nell’arco della giornata è importante alternare momenti di lavoro con pause prolungate in luoghi rinfrescati, per assicurare un adeguato reintegro dei liquidi e dei sali dispersi con la sudorazione.

In campeggio, porre particolare attenzione al posizionamento di tende, caravan o strutture simili, scegliendo zone ombreggiate e ventilate.
Nelle giornate più calde consumare rapidamente i piatti caldi e avere cura di mantenere al fresco i piatti freddi. Evitare sempre di lasciare cibi all’aperto per più di 2 ore.

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