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"Madre Coraggio" di Bertold Brecht

"Madre Coraggio" di Bertold Brecht - da Venerdì 8 a Domenica 10 febbraio 2008 - Teatro Comunale "Francesco Cilea" - Ore 21:00

 
Isa Danieli

Da Venerdì 8 a Domenica 10 febbraio 2008 - Teatro Comunale "Francesco Cilea" - Ore 21:00

"Madre Coraggio" di Bertold Brecht

Compagnia "Gli Ipocriti"

Con: Isa Danieli, Alarico Salaroli, Marco Zannoni, Lello Serao, Arianna Scommegna, Xenia Bevitori, Carlo Caracciolo, Matteo Cremon, Antonio Fabbri, Tiziano Ferrari, Vesna Hroantin, Paolo Li volsi,  Fabio Mascagni, Aurora Peres, Sergio Raimondi, Yang Shi, Luigi Tabita

Scene
Bruno Buonincontri

Costumi
Gianluca Falaschi

Musiche
Pasquale Scialò

Regia
Cristina Pezzoli

L’opera teatrale Madre Courage e i suoi figli sottotitolo Una cronaca dalla guerra dei Trent’anni porta in scena le vicende verificatesi tra il 1624 ed il 1636 nel corso della guerra dei trent’anni (1618-1648); il conflitto fra Cattolici e Protestanti nel Sacro Romano Impero fornì alle potenze europee il pretesto per dare il via ad una lotta che segnò la fine dell’egemonia asburgica in Germania e la sconfitta della Controriforma, cosa che provocò ingenti perdite demografiche e grave decadenza economica in particolar modo alla Germania.
La protagonista del dramma è Anna Fierling (interpretata da Isa Danieli), vivandiera/commerciante detta Madre Coraggio per aver sfidato le cannonate, durante l’assedio per portare a termine il suo commercio di pagnotte ammuffite.
Gli affari vengono prima di tutto e, pur essendo bravissima nel suo lavoro, ciò non toglie che esso si basi prevalentemente sulla miseria e sulla sventura degli altri. Padrona di un carro, che utilizza sempre nei vari spostamenti, è accompagnata nel suo viaggio di lavoro dai tre figli che, giusto per inciso, hanno tre cognomi diversi considerato che Madre Coraggio non ricorda nemmeno i nomi dei padri con certezza.
Schweizerkas è il figlio buono e onesto che, per troppa onestà, si fa uccidere da un sergente disonesto; Eilif, che è forte e robusto, aiuta la madre a spingere il carro e a fare affari, ma il brigadiere e il reclutatore lo portano via, arruolandolo nell’esercito; fortuna che Madre Coraggio segue sempre gli eserciti e ha modo di rivederlo tra un’eroica azione e l’altra e tra un massacro di contadini e un sequestro di bestiame. Arriva una pace temporanea, Eilif sarà processato e ucciso come criminale per le azioni commesse in guerra.
Kattrin, la figlia muta, che sente di essere un grave peso per la madre, vive nella speranza della pace che difficilmente potrà arrivare così come il marito che lei sogna. Fortuna che la madre non l’abbandona dopo la morte dei fratelli e dopo che un cuoco le propone di buttar via Kattrin e andare a vivere con lui. Sarà l’unica vera eroina di tutta questa tragedia! Morirà per salvare la città e fermare la guerra.
Per Madre Coraggio nemmeno i figli contano, vorrebbe tenerli fuori dalla guerra, ma non può fare a meno di sacrificarli o comprometterli nella guerra…..in fondo, lo dice anche il brigadiere nella prima scena è impossibile pensare di poter vivere della guerra, senza pagarle gli interessi.
Madre Coraggio, nonostante la perdita dei figli, non capisce che la guerra è un affare solo per potenti e pensa di poterne fare un affare personale al seguito degli eserciti in lotta. Durante le sue peregrinazioni per l’Europa, Madre Coraggio incontra soldati e reclutatori senza scrupoli, una prostituta e un generale, un cuoco, un cappellano ecc… una umanità piena di miserie, dolori e cinismi a cui si è costretti ad assistere in guerra.

Linea Tratteggiata
Bertolt Brecht (Augusta 10 febbraio 1898 – Berlino 14 agosto 1956) nel 1939, durante il suo soggiorno in Danimarca, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, scrisse Madre Coraggio e i suoi figli; la prima rappresentazione avvenne a Zurigo nel 1941.

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"Madre Coraggio" di Bertold Brecht