La Legge finanziaria n. 448 del 23.12.1998, prevede all’art.27, l’erogazione di un contributo statale finalizzato all’acquisto dei libri di testo per gli alunni frequentanti le scuole di istruzione secondaria di I e di II grado.
Il Ministero degli Interni accredita direttamente ai Comuni due fondi:
• uno, destinato agli studenti che adempiono l’obbligo scolastico (dalla prima classe della scuola di istruzione secondaria di I grado, alla prima classe della scuola di istruzione secondaria di II grado) per la fornitura gratuita totale o parziale dei libri di testo;
• l’altro, destinato agli studenti delle scuole secondarie di II grado (dalla II alla V classe) per la fornitura dei libri di testo in comodato d’uso.
Trattandosi, peraltro, di un sostegno economico a carattere contributivo, tali fondi riescono a coprire solo parzialmente la spesa per i libri sostenuta dalle famiglie.
I criteri per accedere al beneficio del “buono libro” sono esplicitati nei D.P.C.M. n.320/99 e n. 226/2000 e nel D.lgs.109/98, con i quali si ribadisce che gli aventi diritto, sono gli studenti appartenenti a nuclei familiari la cui situazione economica equivalente (ISEE), desunta dal Modello ISE, compilato e sottoscritto dal CAF o da Commercialisti autorizzati, sia pari o inferiore ad €. 10.632,00.
Gli interessati devono presentare, entro la prima settimana dall’inizio dell’anno scolastico e/o nei tempi indicati da ogni scuola, la relativa istanza corredata dal Modello ISE.
Ogni scuola redige la graduatoria degli aventi diritto, secondo il criterio sopra specificato, e la invia al Comune.
Il Comune ripartisce i fondi, sulla base del numero complessivo degli studenti aventi diritto e del costo medio del corredo librario differenziato per classe, ne delibera la cifra spettante ad ogni singolo allievo e provvede alla liquidazione ed all’accreditamento presso le scuole, della somma totale destinata ai beneficiari frequentanti ogni scuola.
Il Comune, inoltre, provvede, entro il mese di ottobre, ad anticipare dalle risorse del proprio bilancio, la somma erogata dallo Stato ed indicata dalla Regione Calabria. Tale somma, infatti, viene accreditata al Comune, in tempi decisamente successivi all’inizio delle attività didattiche ed alle esigenze scolastiche.
