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Ass. Anassilaos - Omaggio ai sacerdoti reggini periti nel terremoto del 28 dicembre 1908

Si trova presso il Chiostro di San Giorgio il bassorilievo realizzato dall'artista Filpi (Filippo Pizzimenti) voluto dalla Chiesa di san Giorgio e dall'Associazione Culturale Anassilaos per ricordare i sacerdoti periti tra le macerie del terremoto che sconvolse Reggio Calabria all'alba del 28 dicembre 1908.

 
bassorilievo realizzato dall'artista Filpi (Filippo Pizzimenti)
Si trova presso il Chiostro di San Giorgio il bassorilievo realizzato dall'artista Filpi (Filippo Pizzimenti) voluto dalla Chiesa di san Giorgio e dall'Associazione Culturale Anassilaos per ricordare i sacerdoti periti tra le macerie del terremoto che sconvolse Reggio Calabria all'alba del 28 dicembre 1908. L'opera presenta in primo piano un grande campanile inclinato tra macerie, simbolo solitario della distruzione di tanti e importanti edifici religiosi cittadini ma soprattutto reca i nomi dei 28 sacerdoti periti nella tragica circostanza: Mons. Cristofaro Maria Assumma, Decano della Cattedrale,lo storico Mons. Rocco Cotroneo e ancora il Canonico Domenico Parasporo, i Reverendi Luigi Panuccio, Antonino Delfino, Domenico Romeo; i parroci Pasquale Delfino, Giuseppe Calandruccio, Antonino Bambara, Tommaso Cotroneo, Giovanni Foti, Giuseppe Romeo, Domenico Porcino; i sacerdoti Prof. Antonino Paolillo, Giuseppe Delfino, Giorgio Laganà, Prof. Domenico Callea, Prof. Giuseppe Germanò, Carmelo Gulli, Giuseppe Reale, Fabio De Blasio, Francesco Bellantoni, Pietro Facciolà, Beniamino Cordova, Giuseppe Suraci, Pasquale Mottareale, Pietro Cangemi, Antonio Toscano. L'opera è stata inaugurata nel corso di un incontro che ha registrato la presenza del Prof. Salvatore Azzarelli che ha ricordato l'impegno svolto nella nostra Città da Don Luigi Orione che, fin dai primi giorni del terremoto, volle portarsi a Reggio dove si adoperò soprattutto a recare conforto ai tanti orfani battendosi affinchè essi potessero restare nella loro città. Non è dunque un caso che il futuro Santo si sia adoperato per realizzare nella Collina degli Angeli, grazie alla generosità del Canonico De Lorenzo, che donò il terreno, e all'impegno di San Gaetano Catanoso, il Santuario di Sant'Antonio e quel centro che negli anni divenne un punto di incontro di tante parte dei giovani reggini più bisognosi. Ecco- ha concluso Don Nuccio Santoro - che il ricordo dei sacerdoti periti durante il sisma si lega ai tanti sacerdoti che nello sfacelo materiale e morale della Città, si adoperarono fin da subito al suo risorgimento: San Luigi Orione, San Gaetano Catanoso, lo stesso Demetrio Moscato, poi Arcivescovo di Salerno, il Vicario Capitolare Mons. Paolo Dattola, Don Rocco Vilardi, Don Giuseppe Romeo, poi promosso vescovo e tanti altri.
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Ass. Anassilaos - Omaggio ai sacerdoti reggini periti nel terremoto del 28 dicembre 1908