"Cent'anni di solitudine", il romanzo di Gabriel García Márquez, il grande scrittore colombiano nato nel 1927 (o 1928), pubblicato nel 1967, sarà al centro dell'Invito alla Lettura promosso dall'Associazione Culturale Anassilaos che si terrà venerdì 16 maggio alle ore 21:00 presso la Sala Parrocchiale di San Giorgio al Corso (ingresso Lungomare) con l'intervento di Antonella Postorino. Figura complessa di scrittore ma anche di giornalista Marquez visse la sua adolescenza e giovinezza tra Barranquilla, dove compì i primi studi, e Bogotá dice si recò per studiare giurisprudenza e scienze politiche presso l' Universidad Nacional de Colombia. Più tardi cominciò a lavorare dapprima come redattore e poi come reporter e critico cinematografico in numerosi giornali e periodici colombiani. Fu anche per alcuni mesi a Roma, dove seguì corsi di regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia e in seguito a Parigi. Dopo la vittoria di Fidel Castro, visitò Cuba e lavorò (prima a Bogotà, poi a New York) per l'agenzia "Prensa latina", fondata dallo stesso Castro. In quello stesso anno Márquez fece ritorno nell'America Merdionale e si stabilì in Venezuela.Visse poi tra gli Stati Uniti e il Messico e da ultimo anche a Parigi. Nel 1967 pubblicò Cent'anni di solitudine, il suo romanzo più conosciuto – e forse il suo capolavoro - che narra le vicende della famiglia Buendía a Macondo. Ad esso seguirono altri romanzi e saggi tra cui Cronaca di una morte annunciata e L'amore ai tempi del colera. Nel 1982, venne insignito del Premio Nobel per la letteratura. Nel 1999 iniziò forse la sua battaglia più dura, quella contro il cancro vinta soltanto nel 2005.
