Promossa dalla Scuola di Alta Formazione in Architettura, Archeologia della Città Classica dell’Università Mediterranea e dall’Associazione Culturale Anassilaos si terrà  Giovedì 17 aprile 2008 ore 17:30  presso Sala Convegni del Dipartimento di Scienze Storiche Giuridiche Economiche e Sociali  dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria (Via Tommaso Campanella 38/A) la lezione del Prof. Rosario PINTAUDI, Ordinario di Papirologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Messina sul tema " Novità dal deserto occidentale: gli scavi del sito di Medinet Madi/Narmouthis della Missione archeologica di Messina e Pisa" in occasione della consegna del Premio Anassilaos 2007 con l’intervento del Prof. Felice COSTABILE, Direttore della Scuola e del  Dott. Stefano IORFIDA, Presidente della Associazione Anassilaos . Medinet Madi (Narmouthis in greco), oggetto della conversazione, è una località del Fayyum (Egitto) ove sono stati rinvenuti i resti di un tempio risalente alla XII dinastia e di uno di epoca tolemaica. I primi scavi nell'area di Medinet Madi furono realizzati negli anni 1935 - 1939 dall'egittologo italiano Achille Vogliano e portarono alla luce, all'interno di una tempio di epoca tolemaica, modificato in epoca romana, l'unico esempio di edificio di culto attribuibile al Medio Regno che ci sia pervenuto. Il tempio, di piccole dimensioni (dimensione maggiore m 9,70), riporta interessanti rilievi attribuibili ai sovrani Amenemhat III ed Amenemhat IV. Come in tutta la regione del Fayyum la divinità principale era Sobek a cui, a Medinet Madi, era associata la dea cobra Renenet protettrice delle messi.


Rosario Pintaudi

Rosario Pintaudi, nato a Sant’Angelo di Brolo in provincia di Messina, il giorno 11.10.1947, si è trasferito a Firenze dove ha frequentato le Scuole Pie fino al diploma al Liceo Classico nel 1966. Dopo la Laurea in Lettere Classiche conseguita a Firenze nel 1971, con una tesi in Paleografia Greca, ha frequentato la Scuola di specializzazione in Papirologia, concludendola nel 1973, sotto la guida del professor Manfredo Manfredi. Dal 1971 responsabile della Collezione di Papiri della Biblioteca Medicea Laurenziana; dal 1976 fondatore e direttore della collana di studi e testi Papyrologica Florentina giunta al volume XXXVI; dal 1982 responsabile della Collezione di Papiri Greci Wessely di Praga. Ha redatto il Catalogo dei Papiri Greci della Biblioteca Apostolica Vaticana, curandone il restauro. Dopo aver usufruito di assegno di ricerca all’Istituto Papirologico Vitelli, è divenuto dal 1986 Professore Ordinario di Papirologia nella Università degli  Studi di Messina, dove ha fondato nel 1989 e dirige tuttora la rivista Analecta Papyrologica giunta al volume XIV-XV e la collana di studi e testi Ricerca Papirologica giunta al volume IV. Dal 1995 diviene condirettore insieme alla professoressa Edda Bresciani dell’Università di Pisa delle annuali Missioni di Scavo nella località di Medinet Madi (Narmuthis - Fayum - Egitto). Dal 1998 fa parte del Comitato Scientifico dell’Istituto Papirologico “G. Vitelli” di Firenze e partecipa alle Campagne di Scavo e restauro promosse dall’Istituto stesso ad Antinoe (El Sheikh ’Abadah), delle quali è attualmente direttore. E’ General Editor dei papiri della collezione Martin Schøyen di Oslo, di cui ha curato l’edizione di un primo volume di testi letterari (Papyrologica Florentina XXXV, 2005). E’ membro della redazione della rivista Eirene di Praga; collaboratore scientifico e membro dell’Accademia delle Scienze  della Repubblica Ceca. Ha fondato nel 2000 la Accademia Fiorentina di Papirologia e di Studi sul Mondo Antico in Firenze, divenendone presidente. Nel 2002 ha fondato la Collana Carteggi di Filologi, di cui è direttore promossa dal Dipartimento di Filologia e Linguistica dell’Università degli Studi di Messina, attualmente al V volume.Assume nel 2002 la direzione della rivista Aegyptus della Università Cattolica di Milano. Dal 2003 è socio corrispondente della Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”, e dal 2004 fa parte del Consiglio Scientifico dell’Istituto Italiano di Cultura Egiziana (IICE).