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Ass. Anassilaos - Incontro dedicato al volume: Nel segno del destino - Vita di Salvatore Pugliatti

Il volume di Luigi Ferlazzo Natoli "Nel segno del destino/Vita di Salvatore Pugliatti", pubblicato da Rubbettino, sarà presentato, nel corso di un incontro, venerdì 3 aprile alle ore 17,30 presso il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio con l'intervento del Sindaco Giuseppe Scopelliti...

 
Salvatore Pugliatti: una sua  foto ed il libro "Nel segno del destino/Vita di salvatore Pugliatti"

La vita e l'opera di Salvatore Pugliatti è al centro del volume di Luigi Ferlazzo Natoli "Nel segno del destino/Vita di Salvatore Pugliatti", pubblicato da Rubbettino, che sarà presentato, nel corso di un incontro promosso dall'Associazione Culturale Anassilaos, venerdì 3 aprile alle ore 17,30 presso il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio con l'intervento del Sindaco Giuseppe Scopelliti, del Prof. Vincenzo Panuccio e del Prof. Michele Salazar e la partecipazione dell'Autore, Prof. Luigi Ferlazzo Natoli, Preside della Facoltà di Economia dell'Università di Messina. Nel volume, arricchito da un regesto cronologico, un esteso apparato bibliografico e una biografia parallela arricchita da numerose immagini fotografiche oltreché dalla testimonianza delle figlie di Pugliatti, Teresa e Paola, l'Autore ripercorre la tappe più significative della vita dello studioso siciliano, un itinerario spirituale e culturale che tocca aspetti importanti della vita artistica, letteraria, culturale e sociale non soltanto di Messina ma dell'intero Paese nei primi venti anni della seconda metà del 20° secolo. L'autore ricorda i primi anni di Pugliatti, gli studi presso l'Istituto Tecnico "A.M.Jaci" di Messina e il diploma in ragioneria, il lavoro di ragioniere presso una ditta privata a Reggio Calabria e poi a Messina, gli studi da autodidatta per conseguire quella licenza liceale che gli doveva aprire le porte dell'università di Messina dove conseguì la laurea in giurisprudenza nel 1925. Tra gli amici di Pugliatti nomi che hanno dato contributi fondamentali alla cultura e alla letteratura italiana e che costituivano la cosiddetta "brigata": Giorgio La Pira, Antonino Giuffrè, Salvatore Quasimodo che, lavorando a Reggio , attraversava lo stretto per incontrare l'amico, e il poeta Vann'Antò. Ferlazzo ricostruisce l'iter accademico di Pugliatti che lo portò fin dal 1934 a presiedere la Facoltà di Giurisprudenza di Messina e dal 1957 a ricoprire, per diciotto anni, la carica di Rettore. L'autore si sofferma sulla instancabile attività di Pugliatti sia nel campo più propriamente giuridico, con la fondazione della Scuola Giuridica messinese, "imperniata sulle qualità di Maestro di Pugliatti, uomo dalle grandi doti umane e dal valore scientifico poliedrico", che in quello artistico e letterario, dalla collaborazione alle riviste letterarie "La nave", "Solaria", "Fiera Letteraria", "Circoli", "Il Secolo nostro", fino al Teatro Sperimentale di Messina col "Teatro di Regia" e allo studio della musica cui dedicò due importanti saggi : L'interpretazione musicale e Canti primitivi. Pugliatti, rileva l'Autore, non volle mai abbandonare Messina, nonostante gli inviti e le sollecitazioni che gli venivano da più parti, ma anzì si impegno a favorire nella città peloritana un risveglio culturale intenso che aveva come punto di incontro la libreria dell'"O.S.P.E." (Organizzazione siciliana di propaganda editoriale) diretta da Antonio Saitta, libraio-poeta, sita prima in via Nicola Fabrizi e poi in Piazza Cairoli, che ospitava anche la Galleria d'Arte "Il Fondaco", fucina di iniziative culturali che videro in Pugliatti, con Saitta e Vann'Antò, una delle figure di spicco. Fu lo stesso Saitta a coniare l'espressione "una scocca di amici" (dove il termine scocca indica quel mazzetto di pomodori che si legano insieme e si appendono all'aria aperta per farli seccare), che portò nel 1949 alla fondazione dell"Accademia della Scocca". Gli anni '50 furono gli anni intensi del Rettorato, che videro una notevole crescita dell'Università di Messina, sia in termini di riorganizzazione di spazi che di iscrizioni, ma anche di ulteriori impegni culturali e artistici tra cui l'organizzazione della prima mostra dedicata ad "Antonello da Messina e la pittura del '400 in Sicilia". Vicino da sempre agli studenti, non soltanto per il suo impegno volto all'offerta di strutture e servizi universitari sempre più moderni, ma anche per la sua partecipazione alle feste dei goliardi, Pugliatti affrontò il '68 dalla parte dei giovani. L'Autore ricorda come nel momento più duro delle occupazioni egli abbia occupato, insieme ai suoi studenti, il Rettorato facendosi fotografare insieme a loro con un sacco a pelo, segno di disponibilità al dialogo. Il 19 dicembre 1973 Salvatore Pugliatti teneva nell'Aula Magna dell'università di Messina la sua ultima lezione dal titolo "il Diritto ieri oggi domani/Aspetti sociali e profili giuridici", una sorta di testamento spirituale che a trentasei anni di distanza conserva una sua grande attualità. Morì il 22 maggio del 1976 a Ragusa dove si era recato a presiedere la Commissione del Premio di Poesia Vann'Antò. Anche nell'ultimo giorno della sua esistenza non aveva tralasciato quell'impegno culturale che ha caratterizzato l'intera sua vita e che ne ha fatto, come scrisse Carlo Arturo Jemolo "Un vero uomo del Rinascimento, multicorde, come ben di rado ne vede il nostro tempo ed ancor più di rado il nostro mondo universitario".

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Ass. Anassilaos -  Incontro dedicato al volume: Nel segno del destino - Vita di Salvatore Pugliatti