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Associazione Culturale Anassilaos - Omaggio a Reggini illustri morti nel sisma del 1908: D.Tripepi

Martedì 17 giugno 2008 alle ore 18:00 presso la Sala Parrocchiale della Chiesa San Giorgio al Corso (ingresso Lungomare)

 
Demetrio Tripepi

Nel Centenario del terremoto  Calabro-Siculo del 28 dicembre 2008 l’Associazione Culturale Anassilaos avvia una serie di incontri per ricordare l’evento e rendere omaggio a tutti coloro che in quell’occasione persero la vita o si adoperarono per portare soccorso alle popolazioni così duramente colpite. Omaggio ai Reggini Illustri morti nel sisma: Demetrio Tripepi (1857/1908) Sindaco della Città ed esponente politico è il  primo degli incontri che si terrà martedì 17 giugno 2008 alle ore 18:00 presso la Sala Parrocchiale della Chiesa San Giorgio al Corso (ingresso Lungomare) con l’intervento di Stefano Iorfida. In tale occasione, come nelle prossime, l’Anassilaos donerà agli amici presenti cartoline commemorative realizzate per l’occasione.

Linea Tratteggiata
Demetrio Tripepi

Gli ultimi anni dell’Ottocento e i primi del Novecento (fino al dicembre 1908) si caratterizzarono sotto il profilo politico-amministrativo a Reggio Calabria per l
a presenza dei fratelli Tripepi, una agiata famiglia di proprietari terrieri oriundi di Gallina e principi del Foro. Liberali moderati lontani dall’estremismo anticlericale, anzi disponibili a buoni rapporti con la Chiesa reggina e con il suo Arivescovo Cardinale Portanova, Domenico Tripepi (1853/1905), Demetrio Tripepi (1859/1908) e Francesco Tripepi (1857/1901) dominarono la scena politica a Reggio Calabria e Provincia ricoprendo ruoli significativi tra cui (Domenico e Demetrio) quello di Sindaci del Capoluogo. Essi diedero vita a quello che fu chiamato il partito dei “tripepini” cui si contrappose sempre lo schieramento facente capo al deputato Biagio Camagna (la cui figura sarà ricordata nel prossimo incontro di martedì 24 giugno) detto dei “Camagnoti” o “Camagnini”. Morto nel 1905 Domenico Tripepi, sindaco dal 1896 al 1900 e poi nel 1904, la guida di capo del partito fu assunta da Demetrio, sindaco nel 1906/1907. Le beghe politiche locali e l’influenza di Biagio Camagna, uomo vicino al Presidente del Consiglio Giovanni Giolitti, portarono nel febbraio del 1907 alla revoca  dalle funzioni del Sindaco Demetrio Tripepi  e poco più tardi allo scioglimento del Consiglio Comunale. Le elezioni che seguirono il 21 luglio dello stesso anno furono tra le più accese e combattute nella storia di Reggio Calabria. Grazie all’alleanza con il mondo cattolico e con il Cardinale Portanova lo schieramento tripepino sconfisse duramente  i democratici radicali di Camagna (27 consiglieri su quaranta). Seguirono violenze a aggressioni nei confronti di esponenti politici cattolici e dello stesso Cardinale. Non potendo fare il Sindaco per la sospensione dalle funzioni Demetrio Tripepi fu eletto pro-sindaco e in tale veste accolse nell’ottobre del 1907 Vittorio Emanuele III in visita alla Città. Subito dopo però si dimise lasciando il posto di sindaco ad un uomo del suo schieramento  Carmelo Mezzatesta. Nei mesi successivi lo scontro politico si mantenne sempre acceso. Ad esso mise purtroppo fine il terremoto che il 28 dicembre atterrò Reggio Calabria. Demetrio Tripepi fu trovato ancora vivo sotto le macerie della sua casa. Tratto in salvo, nonostante le cure, morì il 30 dicembre dello stesso anno. Un anno dopo (il 5 gennaio del 1910) la città gli rese un caloroso omaggio alla presenza di tutte le autorità.   

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