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Associazione Culturale Anassilaos - Omaggio Antonio Piromalli

Sabato 07 giugno 2008 alle ore 17:30 presso la Sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale della Calabria

 
Antonio Piromalli

Promosso congiuntamente dall’Associazione Culturale Anassilaos e dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria, si terrà sabato 07 giugno 2008 alle ore 17:30, presso la Sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale della Calabria, con il Patrocinio dello stesso Consiglio Regionale, l’ omaggio ad Antonio Piromalli , intellettuale e meridionalista, poeta, narratore e insigne studioso di Letteratura Italiana e Calabrese, maestro di pensiero e di cultura, di ethos e di umanità, nel 5° anniversario della scomparsa avvenuta il 07 maggio del 2003 a Polistena dove era stato invitato alla presentazione di un volume dello scrittore Fortunato Seminara. Una morte, si potrebbe ben affermare, nell’esercizio del suo magistero letterario. All’Incontro, che verrà introdotto dalla  Dr.ssa Loreley Rosita Borruto, Presidente del Centro Internazionale Scrittori della  Calabria, e dal Dr. Stefano Iorfida, Presidente dell’ Associazione Culturale Anassilaos, interverranno la Dr.ssa Maria Festa, critico letterario, scrittrice e saggista e la Prof.ssa Francesca Neri, critico letterario, studiosa di letteratura. I testi narrativi e poetici saranno letti  da Giacomo Marcianò, Pino Papasergio, Daniela Pericone, Antonella Postorino e Caterina Scopelliti.

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Antonio Piromalli

Antonio Piromalli nasce a Maropati, in Provincia di Reggio Calabria,  il 3 settembre del  1920.  Ultimo di quattro fratelli, è l'unico che può proseguire negli studi - malgrado le modeste condizioni economiche della famiglia - grazie all’aiuto di uno zio. A tredici anni scrive le sue prime poesie e a partire dai sedici anni pubblica articoli di critica letteraria e poesie su quotidiani e riviste. Conosce e frequenta Turi Vasile, Mario Spinella, Vann'Antò. Nel 1939 pubblica il suo primo saggio dedicato ad  Antonio Fogazzaro. Nel 1940  ripercorre i  luoghi fogazzariani per approfondire la tesi di laurea e  a Vicenza incontra Piero Nardi, Raffaello Viola, Gaetano Trombatore; a Roma conosce e frequenta Ugo Betti. Si laurea in lettere nel 1941 divenendo  docente titolare nei Licei. Chiamato alle armi conosce  nel corso del suo sevizio militare, in Piemonte, Rosario Assunto e Raf Vallone, in Toscana Riccardo Marchi, in Sardegna con Giuseppe Miligi e Giuseppe Dessì.  Conclusa la guerra si dedica alla vita politica e culturale aderendo  al partito comunista ed iniziando  a Reggio Calabria una lunga ed intensa carriera di docente e promotore di cultura. In quegli anni conosce e frequenta Giuseppe Petronio, Nino Malara, Luca Pignato, Galvano Della Volpe. Pubblica il foglio letterario Antidogmatica con Pietro Pizzarelli, e fonda con Michele Nesci la rivista Maestrale alla quale collaborano Ugo Betti, Luigi Bartolini, Arturo Stanghellini, Paolo Enrico Arias, Lionello Fiumi, Salvatore Pugliatti. Pubblica la sua prima raccolta Poesie. Nel 1946 si trasferisce a Ferrara dove entra in contatto con numerosi  intellettuali, tra i quali Florestano Vancini, Bruno Cavallini, Vincenzo Cavallari, Mario Roffi, Riccardo Marchese, Claudio Varese. Nella città estense avvia i primi studi intorno a società estense ed Ariosto. Qui inoltre conosce Vittoria Nassetti, con la quale nel gennaio 1950 si unisce in matrimonio. Prendono le mosse da questa città gli studi sulla cultura della corte dei Malatesta, sulla letteratura del Settecento e su Aurelio Bertola, quindi sulla poesia di Giovanni Pascoli. Entra in contatto con Renato Zangheri, e partecipa alla giuria del Premio Cattolica con Salvatore Quasimodo, Eduardo De Filippo, Lanfranco Caretti, Emilio Sereni. Nel 1956 consegue la libera docenza in Letteratura Italiana.
I fatti d’Ungheria lo spingono a  lasciare la politica. Si  trasferisce in Venezuela, a Caracas, come addetto presso l’Istituto Italiano di Cultura. Qualche tempo dopo  ritorna in Italia per dedicarsi attivamente all’insegnamento, che esercita nell’ Università di Bologna dove conosce Francesco Flora e Raffaele Spongano, e in quella  di Urbino diretta da Carlo Bo. Nel 1958 acquisisce una seconda libera docenza in Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea. Nel 1966 diviene  Ispettore Centrale del Ministero della Pubblica Istruzione. Negli stessi anni pubblica la sua seconda raccolta di Poesie (1961) e continua a condurre intense ricerche, a collaborare alle principali riviste di italianistica, a pubblicare saggi critici: nel 1963 L'Arcadia, nel 1965 La letteratura calabrese (prima storia organica della cultura di quella regione) e la raccolta di saggi Dal Quattrocento al Novecento, nel 1966 i volumi su Gioacchino da Fiore e Dante, Giuseppe Parini, Fortunato Seminara. Pubblica Saggi critici di storia letteraria (1967), Michelstaedter (1968), Grazia Deledda (1968), Ariosto (1969), Studi sul Novecento (1969). Nel 1970 si trasferisce a Roma per dedicarsi più agevolmente all’insegnamento universitario, presso l’ Università di Cassino. Pubblica il volume di saggi critici Indagini e letture. Pubblica ancora Disegni storici e aggiornamenti critici (1971), Ideologia e arte in Guido Gozzano (1973), Miti e arte in Antonio Fogazzaro (1973), Guido da Verona (1976). Dal 1976  è professore ordinario di Lingua e Letteratura Italiana all'Università di Salerno. Di questi anni sono gli studi: Albino Pierro (1979), Società e cultura in Calabria tra Otto e Novecento (1979), Società, cultura e letteratura in Emilia e Romagna (1980), Inchiesta attuale sulle minoranze etniche e linguistiche.. (1981), La storia della cultura a Rimini nell'Ottocento (1981), Letteratura e cultura popolare (1983). Pubblica: Lettere vanitose (1985), Storia della letteratura italiana (1987), Carducci (1988), Fogazzaro (1990), Utopia e realtà nelle letterature regionali (1991), Pagine Siciliane (1992), Letteratura illuministica e altri studi (1996). Continua la ricerca e la pubblicazione di testi letterari inediti. Riprende la produzione poetica, con Sei tu il bolero (1991), Ti estraggo dai tifoni (1993), Da un'altra stanza (1996), La ragazza di Ferrara (1997). Nel 1989 gli è conferito il Diploma di medaglia d'oro dei Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte con decreto del Presidente della Repubblica. Viene poi insignito dell'onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. Professore ordinario di Lingua e Letteratura Italiana alla Università di Cassino, dove viene quindi nominato professore emerito. Proprio lavorando in questa Università subisce nel 1994 un grave infarto, dal quale si riprende faticosamente. Negli ultimi anni, malgrado le incerte condizioni di salute, Antonio Piromalli è operosissimo: come poeta, come studioso, come organizzatore di cultura, come conferenziere. Pubblica L’attività letteraria di Ruggero Jacobbi (2000), la Antologia della letteratura calabrese (2000, con Carmine Chiodo) La cultura letteraria nelle corti dei Malatesti (2002). Dirige il comitato scientifico della Fondazione intitolata a Fortunato Seminara. Nel 1999 fonda la rivista "Letteratura & Società", che dirigerà con crescente successo fino al giorno della scomparsa avvenuta il 7 giugno del 2003.

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