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Associazione Anassilaos - Anniversario pubblicazione di Domenico Spanò Bolani sulla storia di Reggio

Venerdì 7 Dicembre alle ore 16:30 presso i locali della Biblioteca De Nava

 

Centocinquanta anni fa (1857) Domenico Spanò Bolani pubblicava la "Storia di Reggio Calabria dai tempi remoti al 1797". All'anniversario l'Associazione Culturale Anassilaos dedica un incontro, che si inserisce nell'ambito della Settimana delle Biblioteche, promossa dalla Regione Calabria, Assessorato alla Cultura, dal Comune di Reggio Calabria, Assessorato ai Beni Culturali e ai Grandi Eventi, dall'UO Cultura Immagine Turismo e dalla  dalla Biblioteca Pietro De Nava, che si terrà venerdì 7 dicembre alle ore 16,30 presso i locali della stessa biblioteca con la partecipazione del Dott. Francesco Arillotta, storico reggino e componente della Deputazione di Storia Patria della Calabria. Domenico Spanò Bolani, storico, uomo politico e patriota è stata una delle figure più nobili della Reggio risorgimentale. La sua attività si svolse sempre all'insegna del rinnovamento culturale della città sul filo di quella memoria dei fatti passati che potevano anche fornire insegnamento nei tempi difficili. Così il 1 marzo 1838 diede alle stampe il primo numero della Fata Morgana, il periodico di carattere storico e letterario, di cui fu il fondatore, e intorno al quale raccolse molti giovani liberali, tra cui il canonico Paolo Pellicano, Gaetano Ruffo, Francesco Saverio Salfi. Il giornale, già malvisto dalle autorità borboniche,  fu soppresso a seguito della repressione seguita alla rivolta del settembre 1847 e molti dei suoi collaboratori, tra i quali il Pellicano, furono incarcerati  o addirittura giustiziati, come il Ruffo, uno dei cinque martiri di Gerace. Il nostro non ebbe parte attiva nella rivolta e pur tuttavia fu iscritto nella lista dei sospettati di liberalismo e sottoposto a stretta sorveglianza da parte dell'autorità di  polizia. In questo periodo compose la sua "Storia" pubblicata a Napoli nel 1857, un'opera che, pur con tutte i difetti  che il lettore attento coglie, dovrebbe ancora oggi essere un testo di lettura per gli studenti delle nostre scuole. Sul piano propriamente politico Spanò Bolani  si caratterizzò sempre per essere un moderato a servizio degli interessi della città di cui, nel febbraio del 1860, divenne sindaco. In quello stesso anno, in prossimità dello sbarco di Garibaldi, fu nominato   intendente  con il compito di evitare spargimento di sangue tra i cittadini. E infatti in tutti i momenti difficili egli fu elemento moderatore e pacificatore. Dopo la battaglia di Piazza Duomo, con Garibaldi ancora in Città,  egli  lasciò il suo posto di Intendente dichiarando che si ritirava  a vita privata per dedicarsi ai suoi studi, rimanendo  presidente della Reale Società economica. Nel 1861 fu eletto deputato (ma la sua nomina fu annullata)  e nel 1862 convinse, insieme a Giuseppe Gulli, Giovanni Ramirez e Bruno Rossi, Garibaldi a non entrare a Reggio, presidiata fortemente dalle truppe. Rieletto deputato nel 1865 sedette tra i moderati. Allorquando la Camera fu sciolta (1867) non volle più ripresentare la sua candidatura. In maniera quasi continua fece parte delle amministrazioni  comunali e provinciali di Reggio. Nel 1887, da Sindaco, fece fronte con grande energia all'epidemia di colera che aveva colpito Reggio. In tutti questi anni si adoperò a tramandare la memoria storica di Reggio anche attraverso la fondazione  del Museo Civico (poi confluito nell'attuale Museo Nazionale)  nel quale raccolse con cura le vestigia dello splendido passato di Reggio che egli aveva onorato con la sua Storia, più volte edita. Si spense il 29 giugno del 1890.

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