L’elaborazione del logo _Reghion 2010 nasce dall'esigenza di una immagine coordinata tra la grafica e la progettazione architettonica degli spazi espositivi, nonché dal desiderio di trasmettere il senso di movimento/trasformazione che uno spazio subisce durante il suo percorso storico - temporale.
Tre solidi di forma e colore diverso, solcano lo spazio e, muovendosi in esso, proiettano le ombre su un piano neutro, indicando le differenti fasi della storia della città: passato, presente e futuro. I solidi si intrecciano, si tangono, si dipanano nello spazio e nel tempo e rappresentano così le epoche di stasi, i ricorsi temporali, i salti di stato e gli slanci verso il rinnovamento; il loro movimento richiama le radici del ficus magniolioides, albero simbolo del Lungomare.
Le radici nel loro corso assumono forme particolari e suggestive, si adattano agli impedimenti del terreno, si intrecciano, si immergono nel fluido vitale e riemergono decine di metri più avanti, possenti nella loro concretezza, si rivelano trasmettendo un senso di grande stabilità.
Così divengono la giusta metafora del nostro passato che, grazie al giudizio critico che è proprio del tempo, non è più buio antagonista dei giorni nostri, ma fonte di rinnovamento, punto da cui partire per dare una specifica identità storico-culturale alla città.
Così colori energici come il rosso e l’arancio rappresentano la fervida voglia di riscatto e di cambiamento, ed il lilla la speranza, il desiderio, il sogno; mentre tutto il percorso teorico per arrivare alla definizione della forma finale rimane però sotteso, nascosto.
Il logo così ottenuto vuol suscitare curiosità e stimolo, con un’immagine accattivante fuori dagli stereotipi comuni.