LOttocento in Pinacoteca: opere risalenti alla scuola dei Macchiaioli
L Ottocento ci riserva un movimento artistico nuovo, aperto alla luminosità, un senso di vita alla scoperta immediata del vero, dove la natura è protagonista, identificando nella luce e più particolarmente nella luce allaria aperta , quello che fu detto il plein air. Questa nuova corrente artistica fu sentita in Europa dalla maggior parte degli artisti e, ciascuno a modo proprio, cantò la poesia della luce nellatmosfera.
Le espressioni erano rese in modo rapido, vibrante, basandosi sulla teoria dei colori complementari, componendo le tinte fondamentali, per ottenere la sintesi a distanza. Così si sono espressi gli artisti pittori del paesaggio che sono stati chiamati impressionisti (quali Renoir, Monet, Cèzanne ecc.).
Queste innovazioni, sentite principalmente dai movimenti artistici francesi, giunsero alla metà del secolo anche limitatamente nellambiente ormai chiuso e provinciale della pittura italiana.
Ma intanto, in Italia, si formò a metà secolo un nuovo gruppo di artisti diversi per valore ed anche per temperamento che parteciparono per un certo tempo ad un clima comune, in cui i sentimenti di libertà politica si confondevano con un desiderio di rinnovamento dellarte, rifiutando il convenzionale accademismo provinciale.
A Firenze i giovani del Caffè Michelangelo, stimolati dagli echi delle novità dellAltamura e del Tivoli, reduci dellesposizione universale parigina del 55, cominciarono pertanto, con lopporsi alla rifinitura del disegno e del chiaroscuro di quella pittura, contrapponendo così la macchia.
Quindi le impressioni delle cose erano rese da toni chiari cioè su toni scuri, privi gli uni e gli altri di esatti contorni.......
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