Promosso dallAssociazione Culturale Anassilaos Sezione Giovani si terrà martedì 27 gennaio 2009 presso la Sala di San Giorgio al Corso alle ore 18:00 lincontro dedicato al
Giorno della Memoria
con lintervento di Tito Tropea, Presidente Giovani, Giovanni Azzarà, Antonio Cormaci e Amanda Tympani. Ancora una volta il Giorno della Memoria scrive Tito Tropea offre l occasione e lopportunità per riflettere tutti insieme su un evento unico della storia dellumanità e che non si può confondere, per la sue particolarità, le sue modalità e la sua pianificazione, a nessun altro di quelli che pure nel corso della storia hanno causato stermini e genocidi (pensiamo agli Armeni). Un avvenimento che si è materializzato nel cuore della civilissima Europa ad opera della nazione che ha dato al mondo Bach e Goethe, solo per fare degli esempi,e che per dodici anni ha accettato, più che subito, il nazismo e che proprio per questo ha bisogno, oltreché della memoria, anche di particolare attenzione poiché tale male assoluto, prodotto in una nazione civile, da uomini comuni e normali, non pazzi e psicopatici, significa che il male può riprodursi e che lantisemitismo non necessariamente è un capitolo chiuso per sempre e un accidente della storia, ma un fenomeno sempre riproducibili, sia pure in forme diverse, qualora se ne creino le circostanze e un governo qualsiasi nel mondo, alla ricerca o in calo di sostegno politico presso il proprio popolo, voglia servirsene per coagulare, mediante lodio verso laltro ebreo, cristiano, islamico- quel consenso di cui ha bisogno o che comincia a mancare. Hannah Arendt, scrive Tropea, descrisse bene tale "male" compiuto da uomini della porta accanto che in determinate circostanze storiche si trovano a compiere azioni malvagie e si trasformano in aguzzini. Una normalità spaventosa, Ella scrive a proposito di Eichmann, perché questo tipo di criminale, "commette i suoi crimini in circostanze che quasi gli impediscono di accorgersi o di sentire che agisce male. LAnassilaos Giovani si propone dunque di ricordare e far ricordare, con particolare riguardo soprattutto alle vittime più giovani della shoah, non soltanto a coloro che sono morti ma anche, forse soprattutto, a tutti coloro che sono sopravvissuti avendo davanti agli occhi e nel cuore le immagini di una crudeltà inenarrabile, e che forse hanno perduto per sempre la speranza e la fiducia negli uomini che una ragazzina morta nel lager, Anna Frank, scriveva di non aver ancora perso ( È un gran miracolo - annotava- che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo). Quali fossero queste crudeltà conclude Tropea - lo spiega in un recente libro Alberto Sed, nel 1944 quindicenne, che racconta di come le SS facessero il tiro a bersaglio, per scommessa, sui bambini di pochi mesi, lanciati per aria e avessero fatto sbranare dai cani, sempre per scommessa, la sorellina Angelica.
Letture di testimonianze.
Proiezione di documentari e immagini.
Presentazione della cartolina commemorativa delle vittime della shoah, realizzata dallAssociazione, che verrà data in dono ai presenti con lannullo filatelico della giornata.