Premio Anassilaos
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Premio per la Pace Giovanni Paolo II
Venerdì 14 novembre 2008 alle ore 17:30 presso la Chiesa San Giorgio al Corso, in occasione del
Premio Anassilaos per la Pace Giovanni Paolo II
, Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio e Bova, celebrerà la Santa Messa.
Ad essa farà seguito la Lectio di Sua Eminenza Gennadios, Metropolita Ortodosso d'Italia e Malta, sulla figura di San Paolo nel bimillenario della nascita dellapostolo delle genti che nella città dello Stretto, gettò il seme del Vangelo.
Ai due presuli è stato infatti conferito il Premio Anassilaos per la Pace intitolato Papa Giovanni Paolo II
con il quale lAssociazione Anassilaos, promotrice delliniziativa, si propone di esprimere la propria gratitudine e il proprio ringraziamento a quelle Personalità, religiose o laiche, a Istituzioni, Associazioni, Movimenti che si sono adoperati e si adoperano affinché nel mondo possa trovare pieno adempimento la parola che Gesù disse ai Suoi Discepoli Vi lascio la pace, vi do la mia pace (Giov,, 14,27). Il conferimento di tale riconoscimento a S.E. Gennadios e a S.E. Vittorio Mondello, nel voler sottolineare il loro impegno a favore dellecumenismo, della pace e del dialogo tra i popoli della Terra e nel nostro comune mare Mediterraneo, tra le cui sponde è nata e si è sviluppata la umana civiltà, vuole anche esprimere attenzione alle radici più profonde della fede in terra di Calabria e nel Reggino, che ha dato uomini santi, artisti di grande fama, teologi, scrittori, scienziati e un patrimonio ricchissimo di tradizioni e riti. Intitolato al Santo Padre Giovanni Paolo II che nel corso del Suo lungo Pontificato non ha mai fatto mancare la Sua voce in difesa degli oppressi e in favore della Pace nel Mondo, il Premio, nato nel 2005, nel ricordare la figura del grande pontefice segna anche una ulteriore occasione di impegno dellAssociazione che si propone di valorizzare una cultura attenta a mantenere la fiammella della comprensione tra i popoli, che può essere alimentata dal dialogo interreligioso, specialmente quello fra le grandi religioni monoteistiche e allinterno di esse. Reggio Calabria infatti ha sempre avuto la funzione di cerniera tra Oriente e Occidente, contribuendo a impedire che le periodiche fratture tra le due sfere del mondo mediterraneo divenissero insanabili. Città greca e latina ad un tempo, crocevia di fedi, crogiuolo di esperienze umane, culturali, linguistiche diverse, capace, attraverso i suoi uomini migliori, di creare una fitta trama di rapporti dialettici e di tessere relazioni tra le regioni del mediterraneo bizantine, arabe e latine, Reggio Calabria ha nel suo dna quel rispetto verso usi e costumi degli altri popoli mediterranei che può nascere soltanto dalla condivisione di una storia comune e millenaria, pur se talora conflittuale, e quindi la capacità, ancora una volta, di costituire quel ponte che deve e dovrà unire lEuropa e il Sud del Mediterraneo, in una serie di rapporti culturali, economici e soprattutto umani che sono gli strumenti che lEuropa ha a sua disposizione per un Mediterraneo di pace, economicamente prospero, socialmente stabile, ricco della stessa diversità dei popoli che ne abitano le sponde.