Per la serie
"Incontri con il grande Cinema"
promossi dallAssociazione Culturale Anassilaos si terrà
Giovedì 03 aprile alle ore 18:00 presso lo Spazio Cultura del Sodalizio reggino lincontro
"Omaggio a Billy Wilder"
(morto nel 2002 a 96 anni), il grande regista cinematografico, ritenuto uno dei protagonisti della storia del cinema ed il padre della commedia americana, con lintervento del
Dott. Raffaele Putortì, studioso di cinema.
Billy Wilder
Nato nella cittadina di Sucha Beskidzka il 22 giugno del 1906, al tempo facente parte dell'Impero Austro-Ungarico, Billy Wilder, dopo aver compiuto i propri studi a Vienna, intraprende a Berlino lattività di giornalista avvicinandosi al cinema in qualità di sceneggiatore. Allavvento di Hitler, nel 1933, essendo di origini ebraiche, lascia la Germania e si trasferisce negli Stati Uniti dopo un breve soggiorno in Francia. In America prosegue la sua attività di sceneggiatore grazie al sostegno del regista Ernst Lubitsch e nel 1939 ottiene proprio come sceneggiatore, unattività che svolgerà in parallelo a quella di regista, la prima nomination al Premio Oscar per il film "Ninotchka", interpretato da Greta Garbo con la regia di Lubitsch. Fino agli anni 50 egli si fece conoscere ed apprezzare per una serie di pellicole drammatiche (nel 1945 dirige "La fiamma del peccato", nel 1946 il film drammatico "Giorni perduti" e nel 1950 alcuni capolavori come "Viale del tramonto" -Oscar per la regia- e il film di guerra Stalag 17 del 1953). Più tardi volge il suo interesse e alla sua attenzione alla commedia leggera e brillante ispirandosi proprio a Ernst Lubitsch. Realizza così pellicole di grande successo che appartengono, ormai a buon diritto, alla storia del cinema ("Sabrina", "Quando la moglie è in vacanza", "Arianna", "A qualcuno piace caldo", "L'appartamento") e che lanciano attrici indimenticabili come Marilyn Monroe, Shirley MacLaine e Audrey Hepburn. Nel 1957 realizza ancora un film drammatico "Testimone d'accusa" con la grande Marlene Dietrich. Agli anni sessanta appartengono film famosi come "Baciami, stupido" o "Irma la dolce". Dagli anni settanta il maestro sembra quasi estraniarsi dal nuovo cinema americano. Riesce comunque a donarci film stupendi come il delicato "Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?", "Prima pagina" o "Buddy Buddy" (del 1981, suo ultimo film), che sottolineano il grande talento di Jack Lemmon e Walter Matthau.
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