Il 7 marzo del 1908 nasceva a Roma una delle più importanti e amate attrici del cinema italiano del 20° secolo, Anna Magnani, la nostra Nannarella. Allevento, nellambito delle manifestazioni che lAssociazione Cultuirale Anassilaos, ha promosso per la Festa della Donna 2008, il sodalizio reggino dedica un incontro, curato da Giacomo Marcianò, che si terrà per lappunto venerdì 07 marzo 2008 alle ore 18:00 presso lo Spazio Cultura dellAssociazione (via Rosselli), nel corso del quale saranno ripercorsi i momenti più importanti della avventura artistica di unattrice che dai primi films degli anni trenta ("La cieca di sorrento" di Nunzio Malasomma, "Tempo massimo", di Mauro Mattoli, con Vittorio De Sica; "Quei due", di Gennaro Righelli, con Eduardo e Peppino De Filippo, "Cavalleria", affianco ad Amedeo Nazzari) soltanto nel 1941 con "Teresa venerdì" di Vittorio De Sica trova un regista di spessore che le consente di tratteggiare il suo primo personaggio di spessore, fino allaffermazione nel capolavoro di Rossellini Roma città aperta (1945). Lassassinio di Pina da parte dei nazisti, è considerato, giustamente, un pezzo di grande cinema. Nel 1951 Anna ritrova Visconti, con il quale non aveva potuto girare Ossessione perché incinta, in un film capolavoro come Bellissima e si afferma negli Stati Uniti nella Rosa Tatuata, da un dramma di Tennessee Willams, con Burt Lancaster, per la cui interpretazione, primo attore italiano, ottenne loscar, che le aprì la via per altri importanti film americani ("Selvaggio e' il vento", di George Cukor con Anthony Quinn e "Pelle di serpente" diretto da Sidney Lumet con Marlon Brando, tratto, ancora, da un dramma di Tennessee Willams. In Italia, a parte Risate di gioia con Totò interpreta Mamma Roma di Pasolini. Da allora, e fino alla morte nel 1973, nonostante la sua bravura, anzi forse a dispetto della sua bravura, la Magnani ebbe difficoltà in Italia a trovare scritture a parte alcune interpretazioni per la televisione, tra cui "La Sciantosa", "LAutomobile" e "Correva lanno di grazia 1870 con Mastroianni e fino allultima breve apparizione (un prezioso cameo) nel film Roma di Fellini. Alla domanda del regista che la definisce il simbolo della città e le chiede qualcosa sull'Urbe, Anna risponde 'A Federì...va a dormì....va! Nun me fido! ciao....buonanotte!' e scompare dai nostri occhi entrando nel portone di casa sua in Piazza Santa Maria in Trastevere.
Nel corso dellincontro saranno donate al pubblico presente le speciali cartoline realizzate dallAnassilaos con il francobollo emesso da Poste Italiane.